Le tre Meraviglie degli Dei

~ Parte Prima ~

Non arrenderti mai, perché quando pensi che sia tutto finito, è il momento in cui tutto ha inizio.

La vera libertà è quella che si trova a fine di un'impresa, quella gioia, quel grato destino che ogni eroe sente al compimento della sua storia. Anche qui come in ogni racconto ci saranno scontri, imprese, combattimenti ardui ma come tutti i veri eroi arriveranno al traguardo, alla libertà.
Come possono semplici uomini competere con una grande e decisiva forza come il destino? Non possono, ma ogni eroe gode di una propria virtù, quest'essere virtuoso è ciò che gli permette di utilizzare la fortuna a suo favore, quella forza che gli permette di cogliere i beati doni della forza divina. Ormai è tardi per tirarsi indietro, ormai è tardi per provare paura, oramai non resta che proseguire. Gli eroi sono stati convocati. Gli dei hanno posizionato il tabellone. Le carte sono state assegnate.
Che il gioco abbia inizio.

~ Svolgimento

La nostra storia ha per scenario un deserto. Gli eroi sono tutt'intorno un piedistallo di legno che fuoriesce magicamente dalla sabbia, sopra il piedistallo una sfera vitrea trasmette loro i messaggi divini. Sono stati incaricati di trovare le tre armi leggendarie fondamentali per resistere per la durata della missione. Dovranno raggiungere il cielo, trovando la Cava dell'Ascesa, un immensa grotta che contiene una via per il cielo, dove sono racchiuse i tre artefatti. Gli dei gli hanno fatto sapere del luogo, ora a loro avventurarsi.

Ora a loro Vivere.


Ora a loro Resistere.

Lì, sperduto nel nulla più assoluto, ove anche la morte teme a giungere, ma io ignaro del mio destino mi ero recato in quel luogo. Chiamato dalle più alte divinità a compiere i doveri per me già stabiliti nei tempi antichi.
Il vento sibilava fra le alte dune di sabbia e il sole batteva impietoso sulla mia pelle.
Alzai lo sguardo per osservare meglio chi gli dei mi avevano dato come compagni di ventura.
Vi erano con me altre due persone, almeno seppi che non avrei fatto tutto da solo, ora non mi restava che sperare nelle mie e loro capacità.
"Il mio nome è Kazerabet, vi prego di presentarvi."

Ero tornato da poco nel monastero,dopo aver viaggiato in lungo e largo per fare esperienza avevo deciso che un saluto ai mie vecchi fratelli non poteva guastare;era pomeriggio,bussai contro il portone del monastero,quando la porta si apri e fratello Quarion mi vide prima si mise ad urlare il mio nome e dopo avermi abbracciato con tutta la forza che aveva in corpo si mise a piangere per la commozione.Subito gli altri monaci vennero a porgermi il loro saluto;Quarion era la persona che mi aveva trovato tra le macerie e ormai per me era come un padre.

Quella sera fui io a fare la preghiera agli dei prima di mangiare,di solito toccava al piu anziano ma visto che oggi era un giorno speciale si fece uno strappo alle regole.Notai subito due nuovi arrivi,un umano alto 170 cm circa e un elfo dai lucenti capelli grigi.A quanto pare l'ordine si stava allargando, "spero si possano aggiungere sempre piu adepti all'ordine,la continuazione di quest'ultimo e una speranza per tutta la gente che ha bisogno di aiuto".

Fui riassegnato alla ma vecchia celletta,era rimasto tutto come prima,il letto,il sacco che utilizzavo come coperta e la candela che usavo come luce.Andai a dormire presto,era da tempo che non lo facevo,le mie stanche membra sembrarono gradire il vecchio letto tantè che mi addormentai subito.Da quella notte nulla fu piu lo stesso,mi svegliai ripetutamente scosso da sogni strani,molto strani...

"nero,era tutto nero,solo una voce si riusciva a sentire,< vieni,sei stato selto per servirci ancora,il tuo posto non e li...ti aspettiamo,sarai guidato da noi fino a un deserto,li troverai cio che ti serve.>

Mi alzai di scatto,non riuscii piu a dormire dopo quell'ultimo sogno,a quanto pareva gli dei mi avevano scelto per un loro sacro compito;la mattina dopo raccontai a Quarion dei sogni della notte precedente e dopo essermi confidato con lui decisi di ripartire per compiere la volontà degli dei.Feci dunque colazione e dopo aver salutato tutti ripartii verso l'ignoto guidato dai sommi poteri divini.Viaggiai per alcuni giorni finche non inizio la lunga distesa di sabbia,li dove gli uomini faticano a sopravvivere avrei compiaciuto gli dei a me tanto cari.Continuai a camminare finche non notai in lontananza un piedistallo di legno che fuoriusciva magicamente dalla sabbia, sopra il piedistallo vi era una sfera vitrea la quale dopo essermi avvicinato di piu inizio a trasmettermi i mesaggi divini che conteneva per me...un momento,dovevo dire per noi,intorno al piedistallo vi era gia un individuo,mentre in lontananza si poteva scorgere una figura avvicinarsi al divino oggetto.

Una volta che tutti fummo davanti la sfera,iniziai a scrutare i miei compagni sperando avessero un cuore puro e privo di malvagità,il primo non prometteva niente di buono la sua falce mi spaventava,non sapevo il perche ma piu tardi lo avrei scoperto.L'altro invece non mi diceva nulla,era accompagnato da un grosso e fiero lupo.A quanto pareva gli dei avevano selezionato con cura i loro emissari.D'un tratto lo spaventoso individuo parlo:

"Il mio nome è Kazerabet, vi prego di presentarvi."

Schietto e deciso,non disse molto ma arrivo subito al dunque,avanzai dunque veso i due e dopo aver fatto loro un incino in segno di saluto dissi:

"Piacere il mio nome è Alimor,rappresentante nonche membro dell'ordine dell'antico monastero nei pressi di baldur's gate.Spero di riuscire a non esservi di intralcio e di poter esservi il piu d'aiuto possibile."

Attesi dunque una loro risposta,ero molto curioso di iniziare a conoscerli meglio.